venerdì 22 agosto 2008

Voglio smettere di fumare. Mi sento come Zeno, protagonista del romanzo di Italo Svevo, per il quale ogni sigaretta era l'ultima, ma fino alla fine, ha continuato a fumare. Così è per me. Ogni giorno mi dico: da domani non fumo più, e invece...Non so se lo farò mai.

mercoledì 6 agosto 2008

Durante questi giorni di vacanza mi sono dedicata alla lettura, altra mia grande passione. Mi sono immersa nell'atmosfera di un grande romanzo di Hermann Hesse "Narciso e Boccadoro" e, come spesso mi accade quando leggo qualcosa di veramente bello, nel momento in cui ho chiuso il libro ho provato una sensazione simile alla nostalgia, per i personaggi, gli ambienti, le emozioni che mi avevano accompagnato durante la lettura.
Un romanzo intenso, colmo di riflessioni dell'autore sugli inquietanti interrogativi che l'uomo si pone nel corso dell'esistenza, allora come ora. La ricerca del senso della vita attraverso il conflitto tra natura e spirito. La storia di un'amicizia profonda nata nel convento di Mariabronn tra due uomini profondamente diversi: Narciso, dedito allo studio e alla contemplazione, trascorre la sua vita ascetica in convento, Boccadoro, al contrario, segue la propria natura passionale e cercherà se stesso nel mondo, attraverso l'amore e l'arte, attraversando le burrasche di una vita avventurosa vissuta senza risparmi.
La loro amicizia rimane intatta e intensa, nonostante la lontananza e l'opposto stile di vita, e quando si incontreranno orami vecchi comprenderanno di aver compiuto ognuno il proprio destino.
Nel romanzo viene affrontato un tema caro ad Hesse, la ricerca del senso della vita e la costruzione di una propria identità attraverso il contemperamento del contrasto tra una dimensione esistenziale spirituale e quella materiale, tema affrontato pure nell'altra sua opera "Siddharta".
E' un libro che va letto e riletto per trovare in esso quelle risposte che a volte, pur avendole sotto gli occhi, non riusciamo a scorgere nella nostra vita.
E ci insegna come un romanzo possa essere pieno di poesia.